È preoccupante quanto siano ancora diffuse password facilissime da violare. Spesso legate al Festival di Sanremo: ecco come.
Nel mondo digitale sempre più interconnesso, la sicurezza delle password riveste un ruolo cruciale nella protezione dei dati personali e sensibili. Tuttavia, nonostante gli avvertimenti e le campagne di sensibilizzazione, molte persone continuano a utilizzare password che si rivelano essere autentici inviti alla violazione. E sappiate che, nel novero delle password meno sicure, c’entra anche il Festival di Sanremo. Ecco come.
La mancanza di varietà e complessità nelle password è un problema diffuso. Molte persone optano per combinazioni semplici o parole di uso comune, facilitando ulteriormente il lavoro dei criminali informatici. Le password deboli sono spesso la causa principale di account compromessi e violazioni della sicurezza.
Le aziende e gli esperti di sicurezza informatica raccomandano vivamente l’adozione di password robuste, caratterizzate da una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. L’utilizzo di frasi di accesso lunghe e uniche è altresì consigliato per aumentare ulteriormente la sicurezza.
Soprattutto al giorno d’oggi, dove la maggior parte dei crimini corre sulla rete, la scelta di password robuste e uniche è fondamentale per proteggere i dati personali e mitigare il rischio di compromissione degli account online. L’educazione degli utenti sulla sicurezza delle password e l’implementazione di politiche di sicurezza più rigorose possono contribuire a ridurre il numero di accessi non autorizzati e a creare un ambiente digitale più sicuro per tutti.
Le password meno sicure e cosa c’entra il Festival di Sanremo
Le password più comuni includono spesso sequenze ovvie come “123456” o “password”. Queste scelte apparentemente comode, ma estremamente deboli, offrono ai cybercriminali un accesso praticamente senza sforzo ai conti online. Altre password assai comuni (e assai violabili) sono: “123456789”, “12345”, “12345678”, “qwerty”, “juventus”, “000000”, “andrea”, “napoli”.
È preoccupante constatare quanto siano ancora diffuse, nonostante le numerose violazioni della sicurezza che hanno colpito utenti in tutto il mondo. Un altro errore comune è l’uso di informazioni personali facilmente rintracciabili, come il nome o la data di nascita, nelle password. Questa pratica rende le credenziali di accesso vulnerabili agli attacchi degli hacker o ai tentativi di phishing, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti.
E vi sorprenderà sapere come anche il Festival di Sanremo, in corso proprio in questi giorni, possa influenzare la scelta di password, spesso poco sicure. Uno studio dell’azienda di cybersecurity NordPass ha rivelato come, soprattutto in questo periodo in cui il Festival della Canzone Italiana è di grande attualità, nella scelta delle password, ciò che accade sul palco dell’Ariston abbia grande peso. Ad esempio “casamia01” che prende spunto dalla canzone con cui Ghali è in gara è una password utilizzata da 279 italiani. Così come “amoremio”, che si ispira alla parola presente in tanti testi di Sanremo 2024: la utilizzano 723 italiani come password. I nomi di alcuni partecipanti al Festival sono tra le chiavi più comuni. Si pensi a Giovanni Allevi, Marco Mengoni, Alessandra Amoroso: “giovanni” (usata al momento da 881 italiani), “alessandra” (711), “Gigi2960” (708), “Mpaola62” (704), “Marco2002” (502), “roberto” (462), “chiara” (333), “Leoleo123!” (290). Non propriamente la scelta più saggia.