Mal di testa ricorrente, può essere il sintomo di qualcosa di grave: ecco quando devi preoccuparti

Il mal di testa è tra i disturbi più comuni in assoluto, ma può essere un importante indicatore di un gravissimo problema di salute.

Avere un comune mal di testa non è quasi mai un sintomo preoccupante. Al contrario, molte persone sono abituate ad avere un po’ di cefalea, anche più volte la settimana. Nella maggior parte dei casi un mal di testa è semplicemente la conseguenza di una giornata stressante, di un repentino cambio di temperature o anche della prolungata esposizione a sintomi sensoriali dannosi, come luce troppo intensa o musica a volume troppo forte.

Il mal di testa comune si concentra in uno specifico punto della testa e può progressivamente irradiarsi fino ad altre zone del cranio. Nei casi peggiori può indurre nausea e vomito oltre a una forte sensibilizzazione alla luce e ai rumori quando sono troppo intensi.

La maggior parte dei dei mal di testa non provocano stati febbrili. Qualora si presentasse un significativo innalzamento della temperatura allora la cefalea potrebbe essere un sintomo della meningite, un’infiammazione delle meningi  causata da un’infezione batterica, virale o fungina.

Oltre alla febbre, i sintomi che permettono di identificare la meningite con più sicurezza sono: eruzioni cutanee, confusione mentale, difficoltà a piegare la testa verso il petto.  Purtroppo, però, c’è una patologia ben più grave della meningiteche potrebbe manifestarsi inizialmente con un semplice mal di testa.

Mal di testa come sintomo di tumore: come riconoscerlo

Purtroppo il mal di testa, soprattutto se ricorrente, può essere annoverato tra i sintomi iniziali di un tumore al cervello. In questo caso, il mal di testa è provocato dall’innalzamento della pressione all’interno del cervello, che spinge quindi contro le meningi (le guaine che lo avvolgono) e contro la scatola cranica.

L’innalzamento della pressione è dovuta alla crescita incontrollata del tumore all’interno della scatola cranica e anche dell’edema, cioè la ritenzione idrica che colpisce il tessuto cerebrale schiacciato dal tumore. La cefalea causata dal tumore aumenta di intensità mano a meno che il tumore cresce all’interno della scatola cranica, quindi si diffonde ad aree sempre più estese. In questo caso il mal di testa si presenterà periodicamente, come a cicli, e sarà ogni volta più forte.

Nel caso di tumori a lenta crescita, il dolore rimarrà localizzato per più tempo e potrebbe colpire dei nervi specifici, responsabili spesso della sensibilità e dei movimenti facciali. Altri indizi possono essere difficoltà ad eseguire determinati movimenti oppure perdita di sensibilità a uno o più arti, tipicamente allineati lungo lo stesso lato del corpo.